Cascata delle Marmore

La Cascata delle Marmore è formata dalla caduta del fiume Velino nel sottostante fiume Nera, con un salto di 165 metri. È una cascata artificiale dovuta alla realizzazione di un canale (cavo Curiano) fatto scavare secondo la tradizione dal Console M. Curio Dentato, nell'anno 271 a.C., per la bonifica dei laghi Velini che impaludavano la piana reatina. Tra il I sec. a.C. e I sec. d.C. furono realizzate altre opere di regolamentazione e arginatura ricordate da Cicerone e Tacito.
La cascata rimase in funzione fino all’XI secolo, quando il canale Curiano si ostruisce e si riformano nella piana di Rieti le antiche paludi. Inizia una nuova fase di bonifica: le c.d. “bonifiche rinascimentali”.
A partire dal XV sec. e fino a tutto il XVIII sec. molti furono gli interventi effettuati dai più famosi architetti dell’epoca tra cui Fioravante Fioravanti nel 1417-22, Antonio Sangallo il Giovane nel 1545, Giovanni Fontana nel 1598-1601 e Andrea Vici nel 1787-1793.
Tappa del Grand Tour tra XVII e il XIX secolo fu visitata, descritta e riprodotta dai più grandi artisti dell'epoca. Dalla fine del XIX secolo è stata usata a scopo energetico per alimentare diverse centrali idroelettriche e dagli anni 30 è parte del grande sistema idroelettrico della Centrale di Galleto.