Lago di Piediluco

Il lago (m 368 s.l.m.), di origine naturale ha una superficie di 1,6 Kmq, un perimetro di circa 15 Km e una profondità massima di 19 m. L’immissario naturale principale è il fosso di Fuscello proveniente dai monti di Leonessa (RI). Gli immissari artificiali legati allo sfruttamento idroelettrico sono: il Canale che lo collega al fiume Velino e il canale Medio Nera (lungo 42 Km) che immette nel lago le acque del fiume Nera.Il lago e il territorio di Piediluco sono interessati da due siti della rete Europea Natura 2000. È ciò che resta (insieme ai laghi di Rieti) dell’antico Lacus Velinus,una zona palustre bonificata dal III sec. a.C. con la realizzazione del canale Curiano (Cascata delle Marmore).
Il suo nome attuale richiama Il centro abitato di Piediluco che si affaccia sulle rive del lago, ubicato ai piedi del Monte della Rocca (m 542 s.l.m.) dove sorge la fortezza Albornoziana eretta nel 1364 sul sito dell’antico castello di Luco (XI secolo). Il nome significa letteralmente “ai piedi di luco” (dalucus= bosco sacro). Il lago è stato un’importante via di comunicazione che collegava strade e località attraverso i suoi porti.
Una delle tappe del Grand Tour fu rappresentato dai paesaggisti del XVIII e XIX secolo tra cui Camille Corot. È attraversato dalla “via di Francesco”, dove presso l’antico porto del borgo nel XIV secolo fu eretta una chiesa in ricordo delle visite del santo. Oggi le attività principali sono legate al turismo e agli sport acquatici.