Lancia di Luce

Per tutti è l’Obelisco di Arnaldo Pomodoro, ma il suo nome vero e “Lancia di luce”. È il simbolo moderno di Terni, e raffigura l’evoluzione dell’arte fusoria dal ferro grezzo della base fino alla punta che sembra essere d’oro. In realtà si tratta di cinque blocchi di acciaio inossidabile. L’arte dei maestri fonditori di Terni ha fatto sì che, utilizzando varie leghe, l’acciaio inossidabile assuma colorazioni diverse. Un peso complessivo di novanta tonnellate per un’opera d’arte alta trenta metri; tredicimila ore di lavoro per realizzare l’opera d’arte concepita da uno scultore come Arnaldo Pomodoro le cui opere sono installate, a renderle più belle, in città come Melbourne, Los Angeles, New York, Roma, San Paolo.
È probabilmente l’unica scultura di Arnaldo Pomodoro, che ha voluto le sue opere realizzate con il bronzo, ad essere stata costruita interamente in acciaio ed oggi è la più grande opera del mondo realizzata in acciaio fuso. Per dare ad esso le particolari colorazioni, varie per ognuno dei blocchi, si sono sperimentati nuovi procedimenti di fusione, utilizzando per gli stampi sabbia proveniente dai monti africani e dalle spiagge australiane. Operazioni che sono state rese possibili grazie alla particolare esperienza maturata presso le acciaierie di Terni da alcuni tecnici, guidati dal mastro Mario Finocchio.
Il connubio tra un maestro della scultura moderna e l’esperienza dei mastri forgiatisi a Terni, fonditori, esperti di leghe e di metalli, saldatori ha consentito la realizzazione di un’opera che vuol essere contemporaneamente testimonianza del passato di Terni e la sua proiezione verso il futuro e la modernità. A tale scopo risponde anche la sua collocazione, all’entrata nel centro cittadino che coincide con quel corso del Popolo firmato da due maestri dell’architettura contemporanea come Mario Ridolfi e Wolfgang Frankl.