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I borghi di Battiferro e Cecalocco

I borghi di Battiferro e Cecalocco

Zona montuosa e di confine tra il territorio di Terni e quello di Spoleto, la Valle del Serra acquisì importanza strategica durante il medioevo proprio per la sua collocazione geografica. Questa infatti garantiva il controllo del sistema viario( di cui il tracciato principale era la Flaminia) di collegamento tra i maggiori centri delle Terre Arnolfe , Terni e Spoleto. I piccoli paesi sparpagliati sul territorio attraversato dal torrente Serra si svilupparono a partire da questo periodo: nacquero come insediamenti fortificati muniti di sistema difensivo. Per molti versi sono tutti accumunati da una medesima storia, come nel caso di BATTIFERRO e CECALOCCO, che hanno a lungo condiviso la stessa chiesa-quella di San Giovenale, che si poteva raggiungere anche attraverso un percorso che staccandosi dalla Flaminia portava fino a Cecalocco. L’odierno paese di Battiferro (650 m) non corrisponde all’originario nucleo insediativo, che si trovava più in alto, in quello che oggi è denominato “I Santi di Battiferro” (766 m). E qui che infatti rimangono testimonianze dell’apparato difensivo, tra cui parti della cinta muraria entro cui sorgeva il castello. Bactiferia fu un presidio fondamentale per la difesa del confine meridionale del Comune di Spoleto a cui fu ceduto dagli Arroni nel corso del XII secolo, rimanendone dipendente per tutto il medioevo. Vicino a quelli che sono i resti della rocca in località i Santi, si eleva la struttura di quello che fu un complesso monastico medievale, nella cui chiesa- denominata della Santissima Trinità- sono leggibili affreschi del ‘400.

L’attuale paese di Cecalocco, iniziò a popolarsi tra la fine del ‘400 e inizio ‘500, dopo l’abbandono dell’insediamento che nel corso dei secoli precedenti si era imperniato intorno a una torre di guardia risalente al X secolo. In seguito quella stessa torre è stata riadattata a campanile della chiesa di San Giovenale. Ancora nel XVIII secolo, l’abitato di Cecalocco era privo di una chiesa ma l’incremento demografico che si registrò in quello stesso periodo rese necessario l’edificazione di un luogo di culto. La chiesa del Santissimo Rosario, iniziata nel 1603 fu terminata nel 1678. Fino ad allora gli abitanti dovevano recarsi a San Giovenale. Questa chiesa risale alla fine del XII-inizio XIII, periodo in cui si diffonde nel territorio il culto di San Giovenale. Il Santo è raffigurato insieme alla Madonna col Bambino e San Francesco Saverio in uno degli affreschi presenti all’interno della chiesa.