Itinerari

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Il borgo di Portaria

Il borgo di Portaria

Quando nell’agosto del 1499 Lucrezia Borgia, accompagnata dalla sua corte, arrivò al Castello di Portaria ad attenderla per renderle omaggio c’erano quattro commissari e duecento fanti spoletini. La nobildonna vi fece sosta prima di riprendere il viaggio, lungo la Via Flaminia, per Spoleto di cui era stata nominata governatore da suo padre, papa Alessandro VI.  A quel tempo questo Castello, documentato per la prima volta nel 1093, si chiamava ancora Porcaria, toponimo derivato dall’attività di allevamento dei maiali diffusamente praticata per molti secoli nei terreni boscosi della zona.  Dal 1495 era nuovamente sotto la protezione di Spoleto, il cui dominio su Portaria si alternò fin dal XIII secolo a quello della Camera Apostolica. La località fu abitata sin dall’epoca romana, come testimoniano alcuni reperti archeologici che vi sono stati rinvenuti, comprendenti cippi e iscrizioni. Di quella stessa epoca sono anche i materiali di recupero-in prevalenza si tratta di frammenti architettonici- inseriti in alcuni edifici. Non è da escludere comunque che alcuni di essi provengano dalla vicina area archeologica di Carsulae. 

Nel Medioevo, soprattutto nel corso del XII secolo, Portaria acquisì l’assetto che ancora conserva, con le possenti fortificazioni che ne fecero un baluardo delle Terre Arnolfe. Oggi Portaria è un caratteristico borgo medievale situato nel territorio di Acquasparta, che dai suoi 470 metri offre una bella vista panoramica sulla valle del torrente Naia.  La doppia cinta muraria, con le due porte d’accesso all’abitato- Porta Romana e Porta Spoletina-e la torre quadrangolare del XIII secolo sono i tratti che ricordano l’antico Castello Arnolfo sebbene una suggestiva atmosfera medievale permea l’intero paese con i suoi graziosi vicoletti, le case in pietra, scalette e archi. Un altro periodo importante per questo borgo fu la seconda metà del XVI secolo, quando fece parte dei possedimenti della famiglia Cesi, a cui si devono alcune opere. Quella maggiore è il pozzo fatto costruire dal duca di Acquasparta sull’attuale piazza Giuseppe Verdi. Utilizzato fino agli anni ’50 dello scorso secolo, il pozzo attingeva da una grande cisterna collocata sotto di esso.

In prossimità della Porta Spoletina si incontra la chiesa, originaria dell’XI secolo, dedicata ai Santi Filippo e Giacomo. Rimaneggiata nella prima metà del XIX secolo, ospita dipinti del ‘600 e un pregevole organo Fedeli del 1796.  Portaria mantenne la propria autonomia municipale fino al 1875, anno in cui fu accorpato al Comune di Cesi. Con l’accorpamento di Cesi a Terni nel 1927, Portaria divenne frazione di quest’ultimo. Due anni dopo passò al Comune di Acquasparta.

Ogni anno il borgo rivive il passaggio di Lucrezia Borgia in un’affascinante rievocazione che ricrea l’atmosfera dell’epoca.