Itinerari
Il Museo del Monastero delle Orsoline

Il Museo del Monastero delle Orsoline è ospitato all’interno del seicentesco Palazzo Ferrini, che costituisce parte del complesso monastico situato nel centro storico di Calvi dell’Umbria. Lasciato in eredità dalla famiglia Ferrini alla comunità di Calvi affinchè lo adibisse a monastero, nel 1715 il nobiliare edificio accolse la prima comunità di religiose. A metà ‘700, su progetto dell’architetto Ferdinando Fuga lo stabile fu trasformato per adattarlo alla nuova funzione-creandovi anche un hortus conclusus- e accorpato alle due chiese di San Antonio Abate e Santa Brigida. Dopo i lavori di restauro che interessarono pressoché l’intera struttura, nel 2002 viene allestito il primo nucleo del museo, costituito dalle opere- demanializzate all’indomani dell’Unità d’Italia-provenienti dalle chiese del territorio e dallo stesso monastero e databili tra il XVI e il XVIII secolo. Nel 2012 in questo spazio museale si è considerevolmente arricchito con la pregevole collezione donata dalla famiglia romana Chiomenti-Vassalli, che consta di otre cento opere tra dipinti e sculture. Delle sei sale espositive della pinacoteca, una è dedicata ai dipinti originariamente collocati nelle chiese locali. Vi si ammirano tra quelli di particolare interesse, la cinquecentesca tavola raffigurante la “Pentecoste” attribuita a Camillo Angelucci, “l’Immacolata Concezione” di Agostino Masucci e “il Martirio di Sant’Andrea” eseguito dalla cerchia di Gerolamo Troppa. Riunite in un’unica sala i “pezzi” di maggior pregio artistico della collezione Chiomenti-Vassalli, realizzati tra la prima metà del ‘600 e la seconda metà del ‘700. Si va dalla “Parabola dei Ciechi” di P. Bruegel il Giovane alla “Maddalena Penitente” di Guido Reni e “l’Andromeda” di Francesco Furini; gli altri capolavori sono “la Fuga di Enea da Troia” di Pompeo Batoni e “la Veduta del Campo Vaccino dalla Scala dell’Aracoeli” di Gaspar Van Wittel ; nonché la tela di Giovanni Paolo Panini “Veduta con Arco di Costantino,Meta Sudans, Arco di Tito e pendici del Palatino”.
Il percorso di visita del Museo include le Cucine Storiche dell’ex Convento e il Presepe monumentale del XVI secolo- con sculture in terracotta- in esposizione permanente nella chiesa di Sant’Antonio Abate.