Itinerari
La Torre di Miranda

Per scoprire una magnifica vista della vallata ternana, godendo altresì di un esteso colpo d’occhio che abbraccia la valle del Nera, il lago di Piediluco e parte del reatino, si può salire nella parte più alta del borgo di Miranda, che sorge su un’altura a quasi 600 metri contornata da verdi boschi. Il dominio del territorio circostante da questa posizione ha determinato che già in epoca altomedievale vi venisse edificata una torre di avvistamento, presidio strategicamente importante soprattutto per il controllo della viabilità. D’altronde la caratteristica di luogo che offre un’ampia veduta tutt’intorno, si riflette anche nel toponimo, che secondo la tradizione deriva da “miranda est” cioè “da ammirare, da ammirarsi”, alludendo certamente alle bellezze naturali dell’area.
Il borgo mantiene ancora il suo assetto di castello medievale di cui rimangono un tratto delle mura di cinta, la porta d’ingresso principale con l’effigie del drago-stemma di Terni e la torre a pianta pentagonale che sovrasta l’abitato. Questa costituiva parte del mastio della Rocca risalente all’alto medioevo e ristrutturata tra il XV e XVI secolo. Nel corso dei secoli fu riadatta a cisterna dell’acquedotto che forniva l’acqua alla comunità locale. I recenti lavori per il recupero della Rocca hanno comportato una preliminare operazione di svuotamento della torre, facendo “riemergere” il pavimento, l’altare e frammenti degli affreschi di una chiesa, probabilmente quella di Santa Maria, menzionata in diversi documenti. In uno dei dipinti si vede il Bambino e porzioni delle immagini della Madonna e di San Giuseppe, che verosimilmente componevano una rappresentazione della Natività ascrivibile alla fine del XVI.