Itinerari
Palazzo Gazzoli

In via del Teatro Romano, (nome che ricorda il teatro della Terni romana che vi sorgeva e di cui restano ormai soltanto esigue tracce) prospetta il poderoso palazzo che porta il nome della nobile famiglia Gazzoli che lo commissionò sul finire del XVIII secolo. L’edificio, disegnato dall’architetto Andrea Vici ispirandosi allo stile architettonico dei palazzi romani tardo rinascimentali, ha inglobato alcune preesistenti proprietà della famiglia, che occupavano una ampia area dell’attuale quartiere Duomo. Ai tempi di Interamna, soprattutto tra il I secolo a.C. e il I secolo d. C., qui vennero costruiti monumentali edifici, come il vicino Anfiteatro e il citato Teatro. I lavori di ristrutturazione del Gazzoli eseguiti negli anni novanta dello scorso secolo hanno riportato alla luce resti di un impianto termale di quel periodo: nel cortile interno è visibile una vasca absidata appartenente al complesso, da cui provengono anche i frammenti di pavimento a mosaico con tessere bianche e nere esposti nell’atrio. Il loggiato dell’ampia corte ha volte dipinte a grottesche; motivo pittorico che orna anche le sale del piano nobile insieme ad affreschi di soggetto mitologico, opera del pittore folignate Liborio Coccetti. Il progetto del Vici comprendeva anche la cappella privata della famiglia, edificata a fianco del palazzo, e le scuderie, per le quali si realizzò l’esedra antistante. Nel duemila, alcuni ambienti di questa dimora storica furono adibiti a spazi espositivi per la raccolta di arte moderna e contemporanea Comunale, successivamente trasferita al Centro d’Arti Opificio Siri (CAOS) dove è tuttora collocata e in mostra permanente. Con gli interventi di riqualificazione Palazzo Gazzoli è stato dotato di una sala-conferenze e un auditorium, che ospita diverse manifestazioni musicali e stagioni concertistiche di rilievo.