Itinerari
Palazzo Giocosi Mariani

Palazzo Giocosi Mariani rappresenta un perfetto connubio tra arte e musica. Infatti il nobiliare edificio con i suoi pregevoli affreschi della seconda metà del cinquecento ospita il prestigioso Istituto Superiore di Studi Musicali “Briccialdi”. Ubicato nel centro storico di Terni, in un‘area di impianto medievale, venne fatto costruire nel cinquecento da Cinzio e Drusiano Giocosi e verosimilmente terminato nel secolo successivo dal nipote Costantino, come lascia supporre l’iscrizione sopra il portale destro. All’elegante facciata rinascimentale, scandita da due portali fregiati e tre ordini di finestre scorniciate è congiunto un corpo architettonico medievale con sottopasso a tutto sesto. Preesistenti sono anche alcune strutture murarie inglobate nella costruzione moderna. Dopo alcune ristrutturazioni, ne acquisisce la proprietà la famiglia Mariani e nel XIX secolo il palazzo è sede sia del Liceo Ginnasio che della banda musicale della città. L’ultimo restauro, completato nella metà degli anni novanta dello scorso secolo, ha restituito organicità all’interno riunificando le diverse parti in cui precedentemente era stato suddiviso. Le sale più belle sono quelle del piano nobile per i sontuosi affreschi che le decorano, creati dalle mani di due artisti fiamminghi, Marten Stella e Gillis Congnet. Vi si ammirano la “Sala dell’Olimpo”, “la Sala di David”, “la Sala del Noli Me Tangere” e quella di “Mosè e Aronne”. Le decorazioni della volta della prima-nel cui quadro centrale è dipinto l’Olimpo- sono ispirate all’opera “Le Metamorfosi” di Ovidio e presentano una vivace ricchezza di figure e colori. Le raffigurazioni in paesaggi degli episodi tratti dal poema sono contornante da figure fantastiche tematicamente correlate con il soggetto ovidiano. Così ad esempio la rappresentazione dell’episodio di Mercurio e Argo è accompagnata dalla presenza di creature quali il satiro alato che suona con il naso a forma di tromba e il fauno inghirlandato che suona la cornamusa. Alcune scene riprendono la tradizione iconografica del “mondo alla rovescia”, in cui si compie un ribaltamento dei ruoli nella relazione uomini -animali: in questo affresco, intorno a Venere e Adone appaiono uccelli che tengono armi da caccia con le zampe, grottescamente trasformati in cacciatori. Le altre Sale hanno nel quadro centrale della volta soggetti biblici e soltanto la Sala David conserva le vele, finemente dipinte con paesaggi fluviali associati alle stagioni. Ricche pitture a grottesche abbelliscono le tre volte della loggia in cima allo scalone d’ingresso.