CAOS – Centro Arti Opificio Siri
Il CAOS - Centro Arti Opificio Siri è un complesso culturale dedicato all’arte e alla comunità che comprende il Museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice, il Museo archeologico Claudia Giontella e il Teatro Sergio Secci. Il CAOS sorge accanto al fiume Nera ed è il frutto di una sapiente riconversione di un’area industriale dismessa.
Del Sistema Museale cittadino fanno inoltre parte il Paleolab – Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale e l’anfiteatro romano che si trovano al centro della città.
Il Museo archeologico Claudia Giontella
Visitare il museo archeologico di Terni equivale a fare un viaggio emozionante attraversando duemila anni: dall’età del bronzo all’Impero romano. La storia della valle ternana, con testimonianze di una civiltà raffinata fin da tempi molto antichi, è raccontata in modo coinvolgente grazie alle ricostruzioni con realtà virtuale e aumentata che rendono indimenticabile il percorso di visita.
Imperdibili: tomba 98/1; Testa di divinità femminile; ara di Nettuno.
Il Museo d’arte moderna e contemporanea Aurelio De Felice
La grande arte nazionale e internazionale incontra l’arte di questa porzione dell’Umbria in modo inatteso e sorprendente, dando vita a una creatività che ancora oggi continua a nutrire la visione di differenti generazioni di artisti.
Il museo offre un percorso che tocca l’opera di grandi maestri del Rinascimento e indaga gli sviluppi più interessanti dell’arte dell’Umbria del sud, fino ad arrivare a una contemporaneità mobile, aperta al futuro.
Imperdibili: Danseuse di Gino Severini; Adolescente con ocarina di Aurelio De Felice; la Pala dei Francescani di Piermatteo d’Amelia; la collezione di capolavori d’arte grafica del Novecento.
Paleolab. Museo delle raccolte paleontologiche dell’Umbria meridionale
Questo piccolo ma interessantissimo museo, allestito in una chiesa sconsacrata del XIII secolo nel cuore della città di Terni, ospita reperti relativi a fossili di origine sia continentale che marina, provenienti dall’Umbria meridionale, e si articola in tre sezioni: l’evoluzione e i cambiamenti geologici della Terra; il processo di fossilizzazione; i resti fossilizzati di apparati scheletrici di vertebrati.
Imperdibili: i resti di un proboscidato Mammuthus meridionalis, di un rinoceronte Stephanorhinus etruscus, di un felino dai denti a sciabola Megantereon cultridens.
Anfiteatro romano
L’anfiteatro rappresenta una delle maggiori testimonianze della ricca stratificazione della storia di Terni e il più imponente monumento che si conserva di Interamna, la città in epoca romana. I notevoli resti di questa struttura si possono ammirare in prossimità del Duomo cittadino, all’interno di un vasto parco pubblico conosciuto come la Passeggiata.
L'edificio si trovava all’interno delle mura della città - ancora in parte visibili nei pressi - ma fuori dall’abitato per garantire una miglior circolazione del considerevole pubblico richiamato dagli spettacoli. La sua posizione era ottima per la vicinanza alla porta della città da cui entrava un tratto del ramo orientale della Via Flaminia.