Palazzo Mazzancolli
Fu costruito verso la metà del 1400, dalla famiglia Mazzancolli che voleva un segno della propria potenza. Ludovico Mazzancolli era Vescovo di Terni (lo fu dal luglio 1406 al luglio 1458), suo fratello Ettore, notaio del camerario del comune e Priore. Fu Giovanni, uno dei tre figli di Ettore, uditore della Camera Apostolica, il più potente della famiglia a volere la costruzione del palazzo, eretto sul basamento di due torri preesistenti, incorporate nella facciata dove è collocato lo stemma di famiglia: un braccio che tiene una mazza poggiata in collo.
La famiglia Mazzancolli ai primi del 1600 lasciò Terni e il palazzo passato di proprietà alla famiglia Montani-Leoni fu praticamene abbandonato per quasi un secolo. Nell’Ottocento fu utilizzato nel processo di lavorazione della seta per la filanda a vapore di Terni. Fu restaurato dopo il 1870 dall’architetto Benedetto Faustini (Terni 1836-1895), come sede del Monte di Pietà. Abbandonato di nuovo fu restaurato nel 1926 dall'arch. Gaetano Coppoli che lo trasformò in "Casa del Fascio". Dopo il 1945 la proprietà è passata al Demanio dello Stato che sul finire negli anni novanta lo ha affidato all'Archivio di Stato di Terni che dal 2002 ha qui la propria sede.