Abbazia di San Benedetto in fundis, Stroncone
Dimenticata e andata in rovina a partire dal XV secolo, fu eretta dai frati benedettini di Farfa intorno al mille, ma l’unico documento che ne parla, risale al 1181. Sicuramente, per le caratteristiche architettoniche e l’impianto ancora visibile, deve essere stata una abbazia molto importante per il territorio che la ospita. Prosperò quindi per pochi secoli, fino a quando, dopo essere stata alle dipendenze dell’Abbazia di San Matteo di Rieti, insieme ad altre abbazie, venne data in commenda a personaggi nominati da Roma che la lasciarono in stato di abbandono. Nel 1810 passò nelle mani del cardinale Lodovico Gazzoli, della nota famiglia ternana, che non le dedicò attenzione. La chiesa era composta inizialmente da una sola navata ma poi, probabilmente, nel XII secolo ne furono aggiunte due laterali, così come appare oggi. Era presente una cripta. Resta discretamente conservata la parete dell’abside che presenta particolari decorativi pregevoli.