Via Cavour: un tuffo nel passato di Terni


Tematismi
Arte e Storia
Durata
1 o 2 ore
Difficoltà
Facile
Budget
Basso

Percorrere via Cavour è come fare un salto indietro nel tempo, immergendosi nella storia di Terni.

Questa affascinante strada, un tempo parte del Decumano della romana Interamna, ci conduce attraverso i secoli, dalle antiche radici romane fino all'eleganza rinascimentale dei palazzi signorili.
Partendo da Piazza della Repubblica, ci troviamo di fronte a un affascinante susseguirsi di edifici storici che testimoniano la grandezza del passato. Palazzo Cerafogli, Palazzo Mastrozzi Magroni, Palazzo Sciamanna, Palazzo Possenti Castelli, Palazzo Mazzancolli e Palazzo Laurenzi: ognuno di essi racchiude storie e segreti che ci affascineranno.

L'angolo tra via Cavour e via Santa Croce ci riserva una sorpresa: la piccola chiesa di Santa Croce, con il suo dipinto "L'Invenzione della Croce" della scuola di Giacinto Brandi, un'opera d'arte che incanta lo sguardo.

Continuando lungo il percorso, giungiamo al Palazzo Fabrizi, un gioiello settecentesco che si affaccia su via Fratini.

Infine, raggiungiamo Porta Sant'Angelo, un ingresso storico della città. Qui possiamo ammirare la particolarità dell'arco a sesto acuto su un lato e a tutto sesto dall'altro. 

Via Cavour è un itinerario unico, che ci permette di rivivere le epoche passate e di apprezzare l'eleganza e la bellezza dei palazzi storici. Non perdete l'opportunità di fare un viaggio nel tempo lungo questa strada affascinante e coinvolgente.

LE TAPPE DELL'ITINERARIO

Porta Sant'Angelo
Porta Sant'Angelo
Porta Sant’Angelo, l’uscita ovest della città medievale, è così chiamata perché a Sant’Angelo era dedicata una chiesa che esisteva a poca distanza e che fu demolita nel 1600.
Palazzo Mazzancolli
Palazzo Mazzancolli
Palazzo Mazzancolli è una delle testimonianze più importanti dell’architettura medievale a Terni.
Palazzo Fabrizi
Palazzo Fabrizi
Il palazzo, posto all’angolo tra le vie Cavour e Fratini, risulta dalla ricostruzione settecentesca di uno o più edifici precedenti, probabilmente del XVI secolo.